AVVERTENZE
I pacchi d’api sono un prodotto molto sensibile alle condizioni atmosferiche esterne. È nel nostro interesse darvi qualche indicazione su come conservarli e trasportarli nella maniera più appropriata al fine di preservarne l’integrità e da non intaccarne la qualità. Questo sia per evitare eventuali lamentele nei nostri confronti che risultano essere poi riconducibili alla gestione post vendita ma soprattutto nell’interesse delle api, che al pari di qualsiasi animale meritano di essere trattate e gestite nel modo più opportuno e meno traumatico.
Quindi prima di mettervi al volante, assicuratevi di avere con voi maschere e camiciotti in caso di incidenti straordinari, acqua a sufficienza più un nebulizzatore per poter bagnare i pacchi in caso scaldassero lungo il tragitto. Non dimenticatevi corde o cinghie per assicurare al meglio il carico al fine di evitare movimenti bruschi o addirittura cadute dei pacchi stessi.
Consigliamo, laddove possibile, di munirsi di un mezzo centinato ma dotato di prese d’arie laterali e frontali per garantire un flusso d’aria al suo interno durante la percorrenza. Ovviamente lasciando aperto la parte posteriore.
Se non fosse possibile, in caso di van cassonati aperti, o carrelli, proteggere la parte laterale del carico, specialmente in caso di temperature rigide. Il freddo potrebbe far collassare e quindi portare alla morte i pacchi d’api esposti all’aria diretta. In caso di pioggia, coprire anche la parte superiore del carico. Se durante un viaggio con temperature rigide vedeste al vostro arrivo mucchi di api immobili sul fondo, non scoraggiatevi subito.
Scaldate gradualmente i pacchi, lasciandoli in un luogo più tiepido o alla luce diretta del sole e nebulizzateli delicatamente con acqua e zucchero. Le api, che a prima vista sembrano morte, potrebbero essere solo estremamente intorpidite.
Nel caso decidiate di trasportare i pacchi con un furgone chiuso, non caricatelo mai a tappo. Calcolare almeno un 50% di volume come spazio libero. Aprire frequentemente i portelloni per cambiare l’aria e rinfrescare. Bagnare i pacchi al caso.
Ci si accorge comunque che i pacchi stanno scaldando quando il glomere che tendono a fare attorno al feromone risulta totalmente aperto, con le api ammassate contro la rete a ventilare con le ali.
Non aver paura di bagnare le api con decisione. Questi fantastici insetti hanno un apnea sufficiente per sopportare una bella lavata. Meglio una bella doccia che vederle morire soffocate, per colpa di un ingorgo stradale o un trasporto mal programmato.
Un trasporto ad hoc si riconosce perché il pacco d’api arriva a destinazione praticamente in glomere e con poche api morte sul fondo.
Qualche decina di api morte sul fondo sono un limite accettabile, conseguenza di un fattore fisiologico.
Comunque non preoccupatevi, in campo produciamo pacchi con un peso superiore rispetto al 1,5 kg garantiti al cliente. In caso di forte importazione nettarifera arrivando anche a 1,8 kg.
Una volta arrivati a destinazione, sarebbe preferibile svuotarli subito nelle arnie, privilegiando o l’alba o il tramonto per evitare fenomeni di deriva. Ulteriore dettaglio quello di posizionare le arnie ad una distanza di 2mt una con l altra con orientazioni diverse. Se non fosse possibile, niente di grave: al massimo toccherà riequilibrare qualche cassa molto forte con qualcun’altra più debole.
Inserire la regina nella colonia con la sua gabbietta, non liberatela voi. Meglio non lasciare i pacchi vuoti col feromone ancora graffettato impilati negli apiari. Potrebbero attirare erroneamente le api ancora spaesate.
Se invece avete ancora bisogno di stoccarli in magazzino lasciateli in un angolo fresco e buio. I pacchi si conservano al meglio dagli 8 ai 10 gradi evitando le luci. Se si dovessero superare temperature di 20 gradi ricordatevi di bagnarli sistematicamente.
Osservando queste semplici ma fondamentali indicazioni, potrete godere a pieno della facilità ed efficacia di gestione delle “api nude”, raggiungendo i vostri obbiettivi con velocità e praticità, siano questi: ricostituire nuove colonie, rinforzare famiglie deboli, aggiungere api a melario prima o all’inizio di una fioritura importante, riempire nuclei di fecondazione o creare sciami per impollinazione.
Buon divertimento.